Superbonus casa 110%, come non sbagliare?
Scopo della norma è quello di riqualificare il patrimonio immobiliare residenziale italiano dal punto di vista del consumo di energia e della sicurezza strutturale.
Ogni intervento, quindi, ha un suo scopo a partire dal “Cappotto Termico”.
Le tre tipologie del cappotto termico
L’isolamento delle superficie opache verticali ed orizontali, piu’ semplicmente indicato come “cappotto termico”, si declina in tre tipologie di opere piuttosto diverse tra loro, con tecnologie varie e, soprattutto, con effetti assai diversi sul risparmio energetico.
Ogni tipologia di intervento è associata alla particolare situazione dello stabile, e alla zona geografica di intervento, per cui un immobile soggetto a un forte soleggiamento necessita di un sistema di ventilazione naturale in grado di smaltire l’onda termica attenuandone la sua capacita’ di penetrazioen dei maeriali, rispetto ad un edificio sito in zone piu’ fredde del Paese, come pure per un immobile soggetto a vincoli storico-paesaggistici l’unica scelta possibile sarà quella di operare all’interno delle singole unità immobiliari, invece che intervenire sulle superici esterne.
Di seguito la lista degli intervneti riferiti alla rappresentazione grafica su riportata:
1 – ISOLAMENTO: Intervento “trainante“. L’isolamento delle superfici opache orizontali e verticali, si realizza dall’esterno con l’apposizone di un “cappotto termico” o dall’interno con l’insufflaggio, avendo ciura di eliminare i ponti termici (corpo freddi come gli aggetti esterni, quali i balconi), che condizionano le prestazioni termoigrometriche dell’immobile.
2 – CALDAIA: Intervento “trainante“. La sostituzione dell’impianto di riscaldamento con un caldaia a condensazione richiede un corretto dimensionamento, la progettazione della canna fumaria e dell’impianto di adduzione del combustibile.
3 – POMPA DI CALORE: Intervento “trainante“. La pompa di calore che sostituisce un impianto di riscaldamento e’ un generatore di calore molto efficiente se operante a bassa temperatura, particolarmente se abbinato a sistemi radianti e venticolnvettori.
4 – FOTOVOLTAICO: Intervento “trainato. I pannelli fotovoltaici godono del 110% se installati congiuntamente alla realizzazione di un intervento trainante. Hanno un funzionament oottimizzato se abbinato ad un sistema di accumulo elettrico, anchesso incentivato al 110%.
5 – SERRAMENTI: La sostituzione di serramenti esistenti rappresenta un intervento “trainato“. Per evitare un peggiormaneot della qualita’ dell’aria interna, si consiglia la contestuale installazione di un sistema di vnetilazione meccanica controllata, con recupero di calore. Il sistema evita la formazione di condense interne e relativa produzione di muffe.
6 – PANNELLI SOLARI: Intervento “trainato. I pannelli solari Termici, contribuiscono alla produzione di Acqua Calda Sanitaria, e all’integrazione dell’impianto di riscaldamento.
7 – RICARICA: Intervento “trainato. L’installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche, rientra tra le attivta’ di edilizia libera. Ottimale se installato congiuntamente ad un impianto fotovoltaico co nsistema di accumulo.
8 – ANTISISMICA: Per mettere in sicurezza il proprio fabbricato, occorre una classificazione degli interventi con corrispondente asseverazione del rischio sismico a seguito di approfondita diagnosi. Non è possibile dare una ricetta che funzioni per tutti, ma solo delle indicazioni generali.
9 – COMBINAZIONI: Sul fronte della sicurezza, molte delle tecnologie oggi disponibili si possono combinare agli interventi di efficentamento energetico come la realizzazione del cappotto termico.
10 – RESISTENZA: Alcuni interventi migliorano la resistenza dell’edificio, come ad esempio l’introduzioni di setti in cmento armato (elelementi verticali come pareti), il ripristino delle armature delle strutturein cmento armato o l’uso di fibre.
11 – DOMANDA: un’altra strategia consistente nel ridurre gli effetti del sisma (Domanda), ad esempio con l’isolamneto alla base, che in modo semplicistico, puo essere pensato come l’inserimento di isolatori “pattini” alla struttura, che vengono sistemati sotto la struttura e che la proteggono facendola muovere in modo indipendente dal terreno. Lavori che tendono a isolare l’edificio dal sisma, ammortizzandone gli effetti.
12 – I COSTI: Una variabile decisiva per la messa in sicurezza antisismica e’ quella dei costi, che potrebbe indurre alla strategia di demolire e ricostruire piu’ che adeguare.